GLI AUTORI

La Famiglia Rosselli di Gimigliano
Il nostro motto è “Noi“. Nulla ci può abbattere perchè siamo “Noi“, insieme in un’unica entità, la nostra famiglia.
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Da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti nel 2010, Daniele ha l’illuminazione di ricostruire la storia della famiglia Rosselli di Gimigliano, quando un collega americano gli mostra sulla rete, un testo di un suo antenato, emigrato negli Stati Uniti secoli prima e insediatosi lì, in una città che prende il nome dal suo cognome. Questi aveva ricostruito la sua genealogia e fino ai suoi nipoti e il lavoro era stato poi proseguito da un suo discendente. Di rientro a Roma dagli States, Daniele parla ai genitori e al fratello di questa idea; a quel punto Guglielmo mostra loro i documenti che costituiscono l’Archivio Rosselli: 9 documenti appartenuti ai loro antenati e tramandati di padre in figlio fino ad oggi; da quel momento uno stupendo viaggio indietro nel tempo li porta a scrivere questo lavoro sulla loro famiglia, i Rosselli di Gimigliano.

Il viaggio nel tempo è proseguito alla scoperta delle famiglie Trapasso e Benincasa di Gimigliano di cui abbiamo tracciato anche per queste le linee genealogiche dal 1600 e fino ad oggi. Il terzo lavoro pubblicato è una splendida raccolta di 210 ricette della cucina calabrese e non solo, sapientemente studiate e collaudate dalla cuoca di famiglia, Mamma Sara!”

Daniele prosegue questo lavoro di ricostruzione famigliare pubblicando alcuni romanzi, genere thriller storico, con protagonisti personaggi storici di rilievo della famiglia, riletti in chiave romanzesca

Daniele Rosselli

Ingegnere Meccanico, residente a Milano

 

Guglielmo Rosselli

Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri in congedo, venuto a mancare nel Marzo del 2022

 

Alessandro Rosselli

Dottore in Programmazione del Controllo Sociale, residente a Roma

 

Rosaria Trapasso

Impiegata presso il Ministero della Difesa, residente a Roma

Prossimi lavori in pubblicazione:
Prossima uscita: Agosto 2023

Una scia di sangue getta nel panico la Capitale. Una serie di omicidi seriali accomunati dalla macabra firma del suo spietato autore: una rosa, tatuata a punta di coltello sul petto delle vittime, dopo averle uccise, rossa del sangue degli sventurati. Un esile filo accomuna gli omicidi e dirige le indagini della polizia a ricercare le tracce del killer nel passato: Monsignor Tiberio Rosselli, cameriere d’onore di due papi, Benedetto XIV e Pio VI, nel XVIII secolo, sembra essere collegato a questi tragici eventi.

Palazzo Rosselli

Sulla strada che conduce alla ‘chiazza, a Gimigliano, in Contrada San Giovanni, sul lato destro, qualche centinaio di metri prima del Comune, si staglia un palazzo imponente, il cui accesso avviene attraverso un ampio arco in pietra; varcandolo, si accede ad un cortile interno sul quale si affacciano i quattro lati del Palazzo Rosselli.

 

L’arco ed il cortile interno terminano su un’ampia scalinata che conduce al ballatoio al piano superiore, dove si aprono, diversi appartamenti.

Questo palazzo, appartenuto ai Rosselli, lo abitano dagli inizi del XIX secolo.
Il palazzo viene completamente ristrutturato nel XX secolo e oggi non abbiamo traccia del suo sfarzo originario; si può intuire la grandezza della struttura dall’ampio cortile interno, da parte dell’arco di ingresso, dalla scalinata che si racconta fosse prima ricoperta di marmo verde e rosa delle cave gimiglianesi, dai due piani che sovrastano l’ampio cortile interno.

Dai racconti dei nostri parenti, sappiamo che nel Palazzo vi fosse, al primo piano, una cappella privata, con all’interno arredi, oggetti sacri e quadri di valore ed una Biblioteca fornitissima all’epoca, citata dal Lamannis nel suo Miscellanea Patria per la ricchezza del suo contenuto.