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Siamo vicini a una catastrofe totale?

La guerra non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive” (B. Russell, 1872 – 1970)

Il mondo sta cambiando a una velocità impressionante. Un miglioramento tangibile nelle condizioni di vita di molti è in atto. D’altra parte però l’umanità con alcuni suoi comportamenti e decisioni a volte scriteriati sta creando rischi tangibili per la sopravvivenza dell’ecosistema in cui viviamo se non addirittura per lo  stesso genere umano. Siamo davanti ad alcuni quesiti cruciali sui quali dobbiamo ragionare e impegnarci con mente lucida e aperta nel valutare tutte le soluzioni possibili, nel tentativo di dare e trovare soluzioni nel rispetto di tutto e di tutti. In particolare l’ambiente è messo a dura prova da azioni irresponsabili che vedono nel profitto il solo obiettivo.

Yuval Noah Harari, nel suo ultimo libro della trilogia “21 lezioni per il XXI secolo[1], identifica tre grandi rischi che l’umanità deve affrontare nel futuro prossimo se non vuole arrivare a un punto di non ritorno per l’intera umanità. Questi sono:

  • Rischio nucleare: L’accumulo di armi nucleari e la possibilità di un loro utilizzo, sia intenzionale che accidentale, rappresentano una minaccia significativa per la sopravvivenza dell’umanità.
  • Collasso ambientale: Harari sottolinea come l’impatto dell’uomo sull’ambiente stia raggiungendo un punto critico, con cambiamenti climatici che potrebbero portare a conseguenze disastrose.
  • Disuguaglianze tecnologiche: Harari parla anche delle sfide poste dall’evoluzione tecnologica, che potrebbero creare enormi disuguaglianze tra chi ha accesso alle nuove tecnologie e chi ne è escluso.

Questi temi sono trattati con grande profondità e chiarezza nei suoi libri, a cui rimando per un approfondimento, offrendo una prospettiva illuminante sulle grandi domande che riguardano la nostra contemporaneità.

 

Il mondo si trova davanti a due rischi di catastrofi assolute, il rischio nucleare, a causa della guerra non più tra due stati che si contendono la supremazia, ma in realtà tra due blocchi contrapposti, disomogenei per cultura, livelli economici, tecnologie, credenze religiose, che si fronteggiano per l’egemonia mondiale. I due shieramenti sono dotati di arsenali nucleari, capaci di polverizzare in un istante la terra e chi vi abita. Le tensioni nell’ultimo periodo sono sempre più forti ed evidenti e i leader di questi schieramenti minacciano l’uso di questo arsenale letale per tutti. Non si può tacere dinanzi all’orrore della guerra e gridare a gran voce lo stop immediato di qualsiasi ostilità.

Il secondo rischio di catastrofe globale è rappresentato dal collasso ambientale: siccità e all’opposto fenomeni atmosferici a grande intensità, inquinamento di acqua, terra ed aria stanno iniziando a mettere in ginocchio anche le aree del mondo più sviluppate dove non si pensava neanche lontanamente di essere coinvolti in problemi quali il razionamento dell’acqua, la distruzione di città e aree rurali, il collasso dell’ecosistema marino a causa delle plastiche arrivate nei mari.

Di tutto questo l’uomo è l’unico responsabile: sta a tutti noi porvi rimedio usando l’intelligenza che è proprio della specie umana, facendosi quello sì supportare dall’intelligenza artificiale.

Mettere da parte i personalismi, gli egoismi e i fini puramente economici della mega corporation, con lungimiranza dialogare a tutti i tavoli aperti per arrivare alle migliori soluzioni che accontentino tutti e slavaguardino la terra e l’uomo che ci vive. La logica in una negoziazione deve essere quella “win-win” portando beneficio a tutti gli attori in campo. Dobbiamo pensare a come strutturare la società, preparandola a un utlizzo sempre più massivo dell’intelligenza artificiale e delle biotecnologie, che modificheranno completamente il nostro modo di agire ma soprattutto di pensare, facendo sì che le macchine supportino sempre più l’uomo nell attività quotidiane. Il lavoro dell’essere umano deve essere rivisto in termini di carichi, di tempi e di valore aggiunto, in quanto non sarà più necessaria tutta la forza lavoro di oggi. Solo alcuni essere umani lavoreranno, quelli più altamente specializzati e chi direttamente coinvolto nei processi informatici per la gestione degli algoritmi e del loro sviluppo. Molte donne e uomini senza specializzazioni fondamentali saranno sostenuti economicamente dagli stati, grazie ai proventi che l’introduzione dell’intelligenza artificiale genererà a livello globale nelle aziende che la utilizzeranno, facendo così affluire nelle casse degli stati tasse prelevate dalle stesse aziende che si sono arricchite grazie al’intelligenza artificiale.

I leader politici dovranno prepararsi a sostenere l’impatto di questi cambiamenti, con onestà e lungimiranza senza cadere vittime della brama di potere e di ricchezza.

Le sfide lanciate all’umanità sono enormi e dobbiamo cercare di vincerle per il bene di tutti.

Deponiamo le armi, inutili mezzi di distruzione di massa e lavoriamo insieme al raggiungimento di un livello di benessere globale dal quale tutti potremo beneficiarne.

 

Nota a margine del testo:

In questo lavoro i dati, i contenuti e le affermazioni citati sono stati raccolti da testi studiati oppure catturati da siti internet attendibili e verificati. Tutti i riferimenti sono citati in bibliografa e sitografia e puntualmente a piè di pagina dove citati. Mi scuso fin da subito per qualsiasi errore e imprecisione nei riferimenti, nei dati, citazioni, affermazioni e descrizioni, se gli errori abbiano in qualche modo urtato la sensibilità del lettore, anche semplicemente per onore di verità. Mi rendo da subito disponibile a effettuare tutte le correzioni necessarie, ponendo in evidenza le inesattezze riportate. Sappiate che la buona fede dello scrivente è garantita

[1] Bompiani, 2019

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